Universidad de las Tres Edades
El resto de nuestra estancia será ya en Vasto. Hoy la organización de las actividades corre a cargo de la Universidad de las Tres Edades (Unitre). Y la sorpresa comienza con la exposición de la vicepresidenta, Margherita. Nos informa de que son 600 los integrantes que en ella participan, gratis et amore. Para una ciudad de 40.000 habitantes me parece un grupo enorme de personas dispuestas a colaborar en la reactivación de la vida comunal, acogiendo a quienes son mayores de 16 años. Los cursos que se imparten son variadísimos y apenas hay que pagar 10€ para realizarlos. Gestionan también programas de movilidad. La mayoría de los que conforman la directiva está jubilada. Es una buena manera de ocupar el tiempo libre dedicándolo a los demás desde hace 36 años. Disponen de la acreditación Erasmus+ que concede la Unión Europea.


Nos ofrecen un café mientras nos informan. La siguiente actividad es una clase de Cha Kung. La señora que la imparte está firmemente convencida de los beneficios que tiene el hacer circular la energía y dedicamos un buen rato a respirar y a tomar conciencia de nuestro cuerpo. Al tiempo nos sirve de relajación.
Aún queda otra actividad, una clase de italiano básico para aprender a auto describirnos. Hemos de incorporar términos y adjetivos que desconocíamos. Nos vuelven a llevar a la ciudad. La amabilidad de esta gente es más de lo que cabía esperar. Dejo aquí la foto de este grupo de héroes ciudadanos.
A las cuatro nos vuelven a recoger para llevarnos a un parque natural. Hace viento y frío, el cielo está amenazador, pero la vista de la costa desde lo alto del promontorio es imponente.
Hacia el norte queda uno de los trabocchi, viejas instalaciones de pescadores, hoy ya inutilizadas. A pesar del aire que corre nos animan a sonreír junto con Antonio y Mirella.
Seguimos hacia el faro de Punta Penna, que se levanta majestuoso a una altura imposible. Queda una iglesia neorrománica en ladrillo, apenas una capilla para los pecadores antes de partir, humilde ante la altura de un faro de 70 m., el segundo más alto de Italia. Su luz se ve desde Croacia y proporciona seguridad a los navegantes.
Cómo colofón Mirella tiene el detalle de invitarnos a un aperitivo vespertino frente a un grupo de lobos marinos de portal. Una jornada intensa.
Università delle Tre Età
Il resto del nostro soggiorno si svolgerà a Vasto. Oggi le attività sono organizzate dall'Università delle Tre Età (Unitre). La sorpresa inizia con la presentazione della vicepresidente, Margherita. Ci informa che partecipano 600 soci, gratis et amore. Per una città di 40.000 abitanti, mi sembra un gruppo enorme di persone disposte a collaborare alla riattivazione della vita comunitaria, accogliendo chi ha più di 16 anni. Offrono una grande varietà di corsi e per frequentarli basta pagare 10 euro. Inoltre, gestiscono programmi di mobilità. La maggior parte dei membri del consiglio di amministrazione sono pensionati. È un buon modo per occupare il loro tempo libero dedicandolo agli altri per 36 anni. Sono accreditati Erasmus+ dall'Unione Europea.
Ci viene offerto un caffè mentre veniamo informati. L'attività successiva è una lezione di Cha Kung. La signora che lo insegna è fermamente convinta dei benefici della circolazione dell'energia e passiamo molto tempo a respirare e a prendere coscienza del nostro corpo. Allo stesso tempo serve a rilassarsci.
C'è ancora un'altra attività, una lezione di italiano di base per imparare a descriversi. Dobbiamo incorporare termini e aggettivi che non conoscevamo. Veniamo riaccompagnati in città. La gentilezza di queste persone è superiore alle nostre aspettative. Lascio qui la foto di questo gruppo di cittadini eroici.
Alle quattro veniamo ripresi e portati in un parco naturale. C'è vento e freddo, il cielo è minaccioso, ma la vista della costa dalla cima del promontorio è mozzafiato.
A nord c'è uno dei trabocchi, le vecchie strutture dei pescatori, ormai più in funzione. Nonostante il vento, siamo incoraggiati a sorridere insieme ad Antonio e Mirella.
Proseguiamo verso il faro di Punta Penna, che si erge maestoso a un'altezza impossibile. Rimane una chiesa neoromanica in mattoni, poco più di una cappella per i pescatori prima di partire, umile davanti all'altezza di un faro di 70 metri, il secondo più alto d'Italia. La sua luce è visibile dalla Croazia e offre sicurezza ai naviganti.
Per concludere la giornata, Mirella ci ha invitato a un aperitivo serale davanti a un gruppo di leoni marini. Una giornata intensa.
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